Quel NUMERO CHIUSO evocato è assolutamente anacronistico con 65 milioni di migranti che vagano per il mondo, un numero pari agli stessi abitanti dell'Italia, tutte persone, bambini e donne costretti ad abbandonare ogni cosa e a lasciare le loro terre a causa di guerre, insicurezza sociale e insicurezza alimentare.
E poi "aiutiamoli a casa loro", un errore comunicativo decisamente grave che evoca il Bossi degli anni '90. Che vuol dire "aiutiamoli a casa loro", forse regalare soldi che alla fine vanno a finire nelle mani di pochi ?? Oppure creare agricoltura intensiva che solo toglie vaste aree agricole ai contadini e agli allevatori ?? (Land Grabbing)
La cooperazione in Africa funziona solo se mirata a piccoli e medi progetti che coinvolgono direttamente le popolazioni locali. Non si tratta di aiutarli in Africa, ma come aiutarli in Africa
Ricordo a tutti che l'Europa è diventata ricca grazie alle risorse "rubate" all'Africa, colonialismo, post-colonialismo e multinazionali sono stati e sono ancora i simboli dello sfruttamento del continente africano. Oggi gli africani devono semplicemente prendere coscienza che le ricchezze e le risorse dell'Africa devono essere gestite dagli stessi africani e non dalle multinazionali straniere.
E poi quel dividere i migranti in categorie. Che significa "migrante economico", che fai lo rimandi indietro a morire di fame ?? Migrante economico è anche quell'italiano che va all'estero a cercare una vita migliore. E allora rimandiamoli indietro tutti e "rimandiamo indietro" pure quegli "europei" che oggi vivono all'estero per migliorare se stessi e la loro condizione economica.
Da anni mi batto affinché gli stessi africani prendano coscienza che l'Africa è loro, e non deve essere regalata a nessuno
Ricchezze. Petrolio e i minerali preziosi, terre per l'agricoltura e per l'allevamento, le foreste e la natura sono solo degli africani e di nessun altro. Guerre e insicurezza sociale, governati corrotti e despoti messi li a sfruttare la loro stessa gente grazie all'appoggio delle ex-colonie o di paesi occidentali che in Africa hanno enormi interessi economici.
Integrazione. È ora di dire basta ai CIE e ai CARA, solo grandi conglomerati di "prigionieri" incazzati dalle lentezze burocratiche, ricettacolo di interessi economici che arricchiscono solo le solite cooperative, foraggiano politici e mafie con soldi pubblici. Si, invece, ad un'accoglienza diffusa. I progetti SPRAR funzionano perché integrano per davvero, ma sono ancora troppo pochi, solo un comune italiano su quattro "accoglie" (circa duemila sugli 8.000 comuni italiani). Orrore mi fanno quei partiti che usano i migranti come arma politica per aizzare il popolo. Penso alla Lega Nord e alle destre, ma anche ai Cinque Stelle allineati verso il populismo di comodo. Non credo che le duecentomila persone che sbarcano in un anno siano un'invasione rispetto ai quasi 67 milioni di italiani.
Che Renzi debordi in un mondo che non gli è proprio non mi fa piacere, e di certo non farà piacere a quel milione e mezzo di italiani (tra i quali c'ero anch'io) che lo ha eletto alle recenti primarie "segretario" del più grande partito politico d'Italia.
Certo che è necessario gestire l'immigrazione e le popolazioni in fuga, un fenomeno che non si esaurirà con i muri e con i "numeri chiusi". Gestirla, appunto, non subirla, necessitano quindi politiche di integrazione e di accoglienza giuste e rispettose dei diritti di tutti.
Servono soluzioni lungimiranti e politici illuminati che pensino di meno alle prossime elezioni e di più alle prossime generazioni
Se è giusta l'accoglienza non deve essere però anche una pretesa. Il migrante "accolto" deve saper accettare regole, leggi e tradizioni del paese in cui va a vivere.
C'è ancora un'Italia ipocrita, da un lato sconfina nel "razzismo" e nella chiusura più totale, e dall'altro regala all'immigrato tutto, ma proprio tutto, costruisce perfino moschee per chi distrugge chiese nel mondo. Vengo da un paese, la Nigeria, dove l'Islam integralista ha distrutto centinaia, migliaia tra chiese e scuole cristiane, e qui vedo che a quello stesso Islam viene concesso tutto, dal togliere i crocefissi dalle scuole, fino privare le scolaresche italiane dei panini con la mortadella per non offendere una decina di bambini mussulmani. Questa NON è integrazione, è sudditanza culturale.
Spero solo che adesso Matteo Renzi, a forza di guardare troppo alle prossime elezioni, non si tiri indietro anche sullo "Ius Soli", legge sacrosanta non per i migranti di oggi, ma per quel quasi milione di bambini nati e cresciuti in Italia che oggi non hanno diritti e sono costretti a vivere in un limbo giuridico.
Necessario anche cambiare la Bossi-Fini, quella si davvero una legge razzista. Avanti quindi con la campagna "Ero Straniero"
Necessario anche cambiare la Bossi-Fini, quella si davvero una legge razzista. Avanti quindi con la campagna "Ero Straniero"
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