13 aprile 2015

Un anno di Ebola di Africa

Ad oltre un anno dello scoppio dell'epidemia di ebola in Africa, si registra finalmente un deciso calo dei casi registrati. Nei tre paesi maggiormente colpiti, Guinea, Sierra Leone e Liberia il numero complessivo dei decessi è stato di circa 10.200 su un totale superiore ai 25.600 casi registrati.

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Liberia .. È stato uno dei paesi più colpiti dall'epidemia. Il contagio è diminuito nei primi mesi del 2015, e l'unica area ancora interessata al contagio è quella della capitale Monrovia.

A marzo è stato registrato l'ultimo decesso e un nuovo caso di contagio. In tutte le altre provincie della Liberia non si registrano nuovi casi, ovvero sono zone considerate a "trasmissione non attiva".

A causa dell'ebola il sistema sanitario della Liberia ha subito un tracollo. Molti ospedali non funzionano, e altri non sono neppure in grado di accettare pazienti che presentano sintomi simili a quelli dell'ebola (diarrea e febbre). Tutto attualmente dipende delle organizzazioni umanitarie e dagli aiuti internazionali.

Dal punto di vista della diffusione del virus, la situazione in Liberia è piuttosto positiva, nell'ultima settimana solo un nuovo contagio dopo 21 giorni consecutivi a zero casi.

Aggiornamento Liberia al 5 aprile 2015
Casi clinici totali 9.862
Decessi 4.408

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Guinea .. Il paese in cui si è registrato il primo caso di ebola. Un uomo che si era addentrato nella foresta per cacciare e probabilmente era entrato in contatto con un animale infetto (quasi certamente un pipistrello). Il virus ha poi avuto una rapida diffusione a causa di credenze popolari e per il culto dei morti (Il corpo del defunto deve essere vegliato e vestito dai familiari). Come si sa il contagio avviene attraverso il contatto con i fluidi corporei (saliva, lacrime, sudore, rapporti sessuali).

L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) comunica che, nonostante gli incessanti appelli alla comunità per eseguire sepolture sicure, molti problemi non si sono risolti, e soprattutto nelle località isolate o dove non c'è un medico o un presidio ospedaliero, si registrano ancora casi di contagio proprio a causa di antiche tradizioni.

A fine marzo in alcune prefetture (Forécariah, Coyah, Dubréka, Boffa e Kindiaè stato decretato lo stato emergenza e l'isolamento della popolazione per 45 giorni durante i quali volontari e associazioni si recheranno casa per casa per informare la popolazione su come evitare il contagio, e per aumentare la consapevolezza e la cooperazione.

Aggiornamento Guinea all'8 aprile 2015
Casi clinici totali 3.524
Decessi 2.337

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Sierra Leone .. Il primo caso di ebola si è verificato alla fine di maggio dello scorso anno nelle contee confinanti con la Guinea, dove l'epidemia era iniziata alcuni mesi prima.

Dopo aver registrato una notevole diminuzione dei casi di contagio a dicembre e all'inizio di gennaio, un piccolo aumento si è poi verificato tra fine gennaio e febbraio quando si contavano 60-100 nuovi casi a settimana.

Le ultime settimane però sono molto positive e i nuovi casi sono notevolmente diminuiti, tanto che molte zone sono considerate a "trasmissione non attiva", e l'OMS ha comunicato che le attuali strutture sanitarie sono sufficienti. Nell'ultima settimana si sono verificati solo 7 nuovi casi, e per arginare l'epidemia il governo centrale ha comunque decretato 3 giorni di coprifuoco.

Aggiornamento Sierra Leone all'11 aprile 2015
Casi clinici totali 12.195
Decessi 3.856

La Sierra Leone, che era appena uscita da una sanguinosa guerra civile (Guerra dei Diamanti insanguinati 1992-2002), e stava ricostruendo il suo tessuto sociale, economico, sanitario e scolastico è il paese che ha maggiormente subito il disastro "ebola". In un solo anno tutto ciò che era stato fatto nei dieci anni precedenti è andato perduto, e ora si ritrova in una situazione economica e sociale disastrosa.


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