«Queste cifre sono preoccupanti» commentano i funzionari dell’Onu. «In Africa e in Asia meridionale, l’incidenza della povertà tra i bambini è rispettivamente del 66% e del 50%, molto più elevata di qualsiasi altra parte del globo»
In 39 Paesi dell’Africa sub-sahariana, i ragazzi con meno di 18 anni sono il gruppo sociale più numeroso tra i poveri. La condizione peggiore è quella vissuta dai bambini con meno di 9 anni. In Sud Sudan, Niger e Etiopia, almeno nove bambini su dieci sono poveri.
Questi risultati si aggiungono a quelli forniti dal Fondo dei bambini della Banca Mondiale, pubblicata nell'ottobre dello scorso anno, che ha mostrato come l’Africa sub-sahariana non solo ha il maggior numero di bambini che vivono in povertà (49%), ma ospita anche la maggiore quota di bambini estremamente poveri (51%).
Justin Forsyth, vicedirettore esecutivo di Unicef «I bambini hanno il doppio di probabilità di un adulto di vivere in povertà estrema, ma hanno meno strumenti di un adulto per affrontare la povertà a causa delle malattie, della mortalità infantile e del carente sviluppo nella prima infanzia»
L’Onu si è posto come obiettivo prioritario l’eliminazione della povertà in tutte le sue forme da raggiungere entro il 2030. Secondo le Nazioni Unite, una persona su cinque nelle regioni in via di sviluppo vive ancora con meno di 1,25 dollari al giorno. La strada per raggiungere l'obiettivo è quindi ancora molto lunga.
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