29 luglio 2021

La Convenzione di Ginevra compie 70 anni

L'anniversario sul trattato a difesa dei diritti del "Rifugiato"
Uno dei trattati più sottoscritti a livello internazionale

Definisce chi è un rifugiato e i diritti dei singoli che hanno ottenuto l'asilo e le responsabilità delle nazioni. A fine 2020 erano quasi 21 milioni i rifugiati nel mondo.

Compie 70 anni. La Convenzione sui rifugiati, fondamentale strumento giuridico internazionale a difesa di chi fugge da persecuzioni, discriminazioni, violenze, guerre e che chiede asilo in un altro paese, è stata approvata in una speciale conferenza delle Nazioni Unite, tenuta a Ginevra il 28 luglio 1951. Anche se entrerà in vigore il 22 aprile del 1954.

Ad oggi gli stati firmatari della Convenzione sono 149, rendendola uno dei trattati internazionali più sottoscritti. È un trattato multilaterale dell’Onu che definisce chi è un rifugiato e i diritti dei singoli che hanno ottenuto l’asilo e le responsabilità delle nazioni che garantiscono l’asilo medesimo. «I critici sostengono che sia uno strumento vecchio e superato, il lascito di un’era passata. Invece è vero il contrario: se non verrà difeso e onorato saranno milioni a pagarne il prezzo».

Secondo l’ultimo rapporto annuale dell’Unhcr, alla fine del 2020 i rifugiati nel mondo erano 20,7 milioni. Circa la metà (47%) è stato accolto in Asia, più di un terzo (35%) in Africa, mentre l’Europa (UE) ne ha ospitati circa il 13% (2,7 milioni).

In Italia erano 128mila a fronte dei 207mila registrati nel 2019. Il nostro non rientra tra i paesi più impegnati nell’accoglienza: con 2,2 rifugiati ogni mille abitanti si colloca al 15° posto nella graduatoria dei paesi UE per numero di persone accolte. Un dato simile a quello spagnolo, ma decisamente inferiore a quello registrato in Svezia (24 rifugiati ogni mille abitanti), Germania (14,6) o Francia (6,5). Anche considerando il 2019, un anno non influenzato dalla pandemia, l’Italia si trova sempre a metà classifica (13ª posizione).

"Il rifugiato è colui che temendo a ragione di essere perseguitato per motivi di razza, religione, nazionalità, appartenenza ad un determinato gruppo sociale o per le sue opinioni politiche, si trova fuori del Paese di cui è cittadino e non può o non vuole, a causa di questo timore, avvalersi della protezione di questo Paese; oppure che, non avendo cittadinanza e trovandosi fuori del Paese in cui aveva residenza abituale a seguito di tali avvenimenti, non può o non vuole tornarvi per il timore di cui sopra
(Articolo 1 Convenzione di Ginevra)

02 luglio 2021

Quello che nessuno osa dire di Maometto

Sono molto orgogliosa di essere definita "razzista" perché NON amo l'Islam

Non odio i mussulmani in quanto persone, poveretti sono nati semplicemente in un posto sbagliato, in mezzo ad una cultura intrisa di Islam, non hanno colpe. Ma non capisco coloro che si convertono all'Islam da grandi. Semplicemente inconcepibile, come Silvia Romano, convertita nella religione di chi la rapì.
Fatevi qualche domanda, tra tutte le religioni al mondo l'Islam è l'unica che nasce dall'oggi al domani per "ispirazione" di un certo Maometto. Si dice che il Corano non lo scrisse nemmeno lui, il Profeta, (alcuni pensano, anche in ambienti islamici, che era pure analfabeta), ma lo dettò ai suoi seguaci, e la stesura definitiva fu scritta da "qualcuno" dopo la sua morte.
Ma chi era Maometto
Perfino Dante lo colloca all'Inferno (Canto XXVIII)
Tra i commenti dei miei post c'è sempre qualcuno che mi definisce "razzista". Ma se essere definita "razzista" perché odio Maometto, un terrorista dei suoi tempi (ve lo immaginate una religione fondata da un terrorista ??).
Nel 627 d.C. Maometto partecipò di persona alla decapitazione di circa 800 ebrei della tribù dei Banu Qurayza alle porte di Medina in Arabia Saudita, e questo al giorno d'oggi lo definiremo massacro. (Fatto storico).
Ma se essere definita "razzista" perché odio Maometto, un pedofilo (ve lo immaginate una religione fondata da un pedofilo ??)
Sposò Aisha, la sua sesta moglie, quando lei aveva solo sei anni, matrimonio combinato, poi la stuprò quando ne aveva nove. Tutto scritto nero su bianco nel Corano.
Essere definita "razzista" da gente che crede ancora che Maometto sia l'incarnazione del bene, mi rende orgogliosa. È tutta "gente" che rinnega la storia e che oggi, in nome di un Dio "fantasma" continua ad UCCIDERE.

In Nigeria non si può più essere cristiani

Bambini e neonati uccisi, donne e disabili massacrati, case incendiate. Racconto della strage di Natale per mano dei pastori...