06 settembre 2019

La pacchia è finita, nel senso che è finita per Salvini e per i razzisti di stato

L’incubo è finito, sono felice


Se ne sono andati quelli che hanno fatto politica dalle spiagge piuttosto che dai ministeri di cui erano responsabili, se ne sono andati quelli che per più di un anno hanno usato arerei di stato per fare campagna elettorale, se ne sono andati quelli che postano video pieni di odio sui social ogni giorno, se ne sono andati quelli dei porti chiusi, quelli che multano chi salva vite in mare, quelli che hanno voluto smantellare tutta la rete dell’integrazione, della protezione sociale e dell’accoglienza.

Salvini non potrà più sbraitare dall'alto del suo ministero

Salvini non è più sulla plancia di comando da dove per quattordici mesi ha tenuto chiusi i porti, ha lanciato raid nei luoghi degli immigrati, ha tenuto in mare per settimane donne, bambini, anziani, malati, ha potuto praticare la politica della discriminazione al motto «è finita la pacchia» contro chi «la pacchia» non l’ha nemmeno mai conosciuta.

In questi mesi il leader della Lega ha fatto danni infiniti

Ha allungato tempi per qualunque pratica necessaria agli stranieri, ha negato protezione, asilo, permessi di soggiorno. Ha moltiplicato la burocrazia a danno prima di tutto degli italiani.

Ora però l’incubo è finito

Allo strategico ministero dell’Interno è arrivata Luciana Lamorgese, una donna. I media l’hanno definita «un tecnico». La migliore definizione è arrivata dalle sue stesse parole, «Io dico che bisogna accogliere nelle regole e non respingere il diverso solo perché viene da un altro mondo, e che potrebbe essere una ricchezza per l'Italia»

I danni fatti da Salvini però rimarranno

Chissà quanti stranieri sono diventati clandestini e ora faranno fatica a rimettere insieme documenti, storie, testimonianze per ottenere ciò che stavano per ottenere. Salvini li ha ributtati nell’inferno della clandestinità. Anche se lo stesso Salvini aveva annunciato di voler ridurre proprio la clandestinità. O meglio ancora, riportare lo straniero a "casa sua"

Con Luciana Lamorgese tutto ciò dovrebbe rientrare

Nel programma di governo è previsto che i due famigerati decreti sicurezza siano rivisti. Alla luce della questione migranti anche la politica con la Libia dovrebbe cambiare. Le frontiere europee e italiane non saranno più spostate oltre il Mediterraneo, non avremo più bisogno di fare accordi con milizie e personaggi impresentabili (come ha fatto Salvini), veri e propri gangster che, in cambio di dollari sonanti, tengano lontani i migranti dalle coste.

E soprattutto potremo, ora sì, esigere dall’Europa una vera collaborazione sulla questione immigrazione




Articolo di
Maris Davis


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