Nadine. Così è stato sciolto il maleficio che mi rendeva schiava
Tratta delle Nigeriane. Progetto finanziato dall'Unione Europea
Nadine, nome di fantasia, arriva dalla Nigeria. Come migliaia di altre ragazze è arrivata in Italia ed è finita in strada per colpa di aguzzini che l'hanno ridotta in schiavitù grazie a un rito juju, religione del popolo Edo in Nigeria. In base a questo rituale la vittima, con il ricatto di una maledizione per sé e la sua famiglia, viene legata a una 'mamam' (una donna che gestisce il suo lavoro e i suoi guadagni una volta arrivata in Europa) e costretta e darle i soldi guadagnati dalla prostituzione.
Ma nel 2018 qualcosa è cambiato: l'Oba Eware II, l'autorità più importante del culto juju, ha vietato ai sacerdoti di formulare questi rituali di giuramento.
Un evento passato quasi inosservato in Italia, ma che ha cambiato la vita di centinaia di donne costrette a prostituirsi per paura dei malefici. Tra queste c'è anche Nadine che ora sogna una vita diversa, lontana dal marciapiede.
Nadine. Botte e fantasmi, le mie notti prima di liberarmi
Tratta delle Nigeriane. Progetto finanziato dall'Unione Europea
Questo articolo fa parte di una serie organica di nove articoli sulla Mafia Nigeriana in Italia
Tratta e sfruttamento della prostituzione, zone di influenza in Italia, inchieste, rapporti e accordi con le mafie locali, soprattutto con Cosa Nostra e Camorra, fake-news sui nigeriani, i Culti e la storia, la zona grigia
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