01 novembre 2017

La Vita dopo la morte nella cultura animista dell'Africa occidentale

Le religioni tradizionali africane si trasmettono per lo più in forma verbale e non scritta, insegnano che le anime dei morti continuano a intervenire nella vita dei viventi sotto forma di "spiriti"


Solitamente i fedeli delle popolazioni animiste dell'Africa occidentale credono che l'individuo vivente sia formato da vari elementi, corpo, forza vitale ed anima. Tre "elementi" che si separano al momento della morte.

Questi tre elementi sono strettamente legati tra loro. L'anima solitamente viene individuata come elemento eterno, che sopravvive agli altri due elementi. L'anima viene descritta inoltre come "indipendente dal corpo" a tal punto che, per alcune culture africane, può lasciarlo anche durante la vita dell'individuo senza che si parli di morte fisica. Nelle religioni africane l'anima viene descritta con aspetto umano o mezzo animale.

Le concezioni sul destino dell'anima dopo la morte fisica differiscono talvolta a seconda delle popolazioni e delle zone africane in cui si pratica il culto. Per alcuni i defunti raggiungono le anime degli antenati nella città sotterranea dei morti, chi invece muore all'improvviso o per gravi ferite va in cielo.

In generale tutti i vari culti della religione animista credono nella sopravvivenza dell'anima anche se in forme diverse che vanno da uno stato similmente umano a quello di fantasma. È importante dire che in tutti i casi, non viene mai meno la fede che tali anime possano lasciare le loro dimore dell'aldilà per entrare in contatto ed influire sulla vita dei viventi sulla terra.

Per alcune culture africane esiste un luogo dove vivono le anime. Qui la "madre degli spiriti" decide chi e quando mandare anime nella terra dei vivi dopo aver insegnato loro le regole di comportamento umane. Spesso proprio il destino in vita è legato a quello che è successo nel viaggio dal mondo delle anime al mondo degli esseri umani.

La morte, per la cultura animista, fa parte delle cose "destinate ad accadere" anche se rappresenta la perdita dei legami più cari e fa pensare all'ignoto. Il cadavere non mette paura, viene lavato e preparato con cura e coperto di tante stoffe offerte dai conoscenti e dai parenti in segno di amicizia e affetto. Alla fine la morte è accettata con un certo senso di realismo, come qualcosa che è accaduto e a cui non vale la pena di opporsi con inutili paure o atteggiamenti negativi.

Il fedele africano animista sa che il mondo dell’aldilà esiste. La tradizione gli ha sempre insegnato che dopo la morte c’è un luogo dove le anime si radunano.

Ogni popolo africano e tribù dell'Africa Sub-Sahariana, oltre che al proprio credo, ha le sue divinità e i suoi riti religiosi. L'africano percepisce che intorno a lui (il mondo reale) tutto è vivo, tutto ha uno spirito o un'anima, perfino le pietre e gli alberi, i fiumi, i monti, la natura in generale, ed è per questo si parla di animismo o di religione animista.

Anche gli uomini hanno uno spirito che non muore, ma rinasce in altri uomini oppure nelle forme viventi della natura.

Nell'entrare nel mondo dei defunti le anime sono sottoposte ad una specie di giudizio di cui si incaricano gli stessi antenati defunti.
  • Se il "giudizio" è negativo (vengono giudicate le azioni e la vita del defunto mentre era in vita) l'anima dovrà essere distrutta con il fuoco. In tal senso l'annientamento dell'anima, per un individuo, rappresenta la peggior sorte ultraterrena.
  • Se, al contrario, il "giudizio" sarà positivo l'anima del defunto andrà in cielo, se la morte è stata violenta o improvvisa, oppure raggiungerà le anime degli antenati nella città sotterranea dei morti. Quando il giudizio è positivo l'anima può ambire a ritornare nel mondo dei viventi. Sarà "la madre degli spiriti" ad addestrare l'anima del defunto perché possa fare il viaggio di ritorno verso il mondo dei viventi. Non necessariamente sarà reincarnata nel corpo di una persona, ma la reincarnazione potrebbe avvenire sotto forma di un albero, di una pianta, di un animale, o di un semplice sasso.
La Luna disse agli uomini
"Come io muoio, e morendo vivo;
così anche voi morirete, e morendo vivrete"



Articolo a cura di
Maris Davis

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