18 settembre 2015

Le Leggi Razziali di ieri e quel razzismo in salsa europea di oggi

Il 18 settembre 1938 a Trieste, in piazza Unità d'Italia, alla presenza di 200 mila persone, Benito Mussolini comunicava all'Italia e al mondo la promulgazione delle "Leggi Razziali". Una "vergogna" mai cancellata, una "vergogna" che non potrà mai più essere dimenticata.

Era un atto "imposto" all'Italia dall'alleato nazista "germanico" quel tale Hitler che sterminò sei milioni di persone in nome della "supremazia della razza", quella ariana. Un atto che comunque l'Italia tutta di quell'epoca "accettò" e purtroppo anche mise in pratica, provocando la segregazione, la deportazione e la morte di milioni di ebrei, e non solo degli ebrei.

Supremazia della razza che l'Europa, tutta l'Europa, mise in pratica già all'epoca dello schiavismo con la deportazione degli africani nelle americhe e poi con la conquista sistematica di tutta l'Africa e della sua colonizzazione con la scusa che le persone di colore, i neri, non erano abbastanza "intelligenti" e non avevano le "capacità" per gestire le loro immense risorse minerarie e naturali (teoria del razzismo scientifico).

Quella stessa Europa che:
  • Deportò gli africani rendendoli schiavi,
  • Schiavizzò l'intero continente africano per un secolo e mezzo,
  • Promulgò le leggi razziali provocando l'olocausto.
Oggi, quell'Europa lì vorrebbe dare lezioni di dignità, democrazia e di moralità al mondo intero.

Oggi l'intero continente europeo e pervaso dalla stessa puzza "razzista" di allora e di sempre:
  • In Italia si sente "puzza" di razzismo nelle parole di Matteo Salvini e dei suoi amici della "Lega Nord" e delle "destre" più estreme, quella stessa "puzza" di razzismo che si sente nei CIE (Centri di Identificazione ed Espulsione), luoghi di detenzione dove vengono rinchiuse, anche per mesi interi, persone che non hanno mai commesso reati e che hanno l'unica colpa di essere "senza documenti".
  • In Francia si sente "puzza" di razzismo nel partito xenofobo di Marine Le Pen e che raccoglie consensi sempre più importanti nella gente.
  • In Gran Bretagna si sente "puzza" di razzismo nelle idee di quel tale Nigel Farage alleato in Europa con quell'italianissimo movimento guidato da un "certo" Grillo parlante che tanto fa pensare alla favola di "Pinocchio".
  • La "puzza" diviene maleodorante quando penso a quei paesi dell'ex blocco sovietico che, dopo aver chiesto aiuto all'Europa per avere una vita migliore, ora si rifiutano di aiutare quella stessa Europa nell'accoglienza dei migranti che fuggono da guerre, dittature e gravi discriminazioni.
  • E poi quella "puzza" diventa insopportabile quando penso all'Ungheria, al momento la peggiore di tutti con i suoi fili spinati dove i bambini rimangono intrappolati, con le sue manganellate alle frontiere perfino alle donne e ai bambini, con i suoi campi di concentramento moderni che all'apparenza sono solo "luoghi di identificazione", con la sua nuova legge "razziale" che permette l'arresto a chi mette un piede sul sacro suolo ungherese senza essere invitato.
In Ungheria la xenofobia è al suo apice. Secondo gli ultimi sondaggi, infatti, per il 46% della popolazione adulta il governo non dovrebbe consentire l'ingresso ai richiedenti asilo. Si tratta del tasso più alto mai raggiunto da quando sono iniziate rilevazioni statistiche di questo tipo. Il numero rappresenta anche un significativo incremento rispetto allo scorso anno quando la percentuale di magiari intollerante nei confronti degli stranieri si attestava al 39%.

Cifre che, secondo gli analisti, confermano la tendenza estremista e xenofoba di buona parte della popolazione del Paese dell’Est. Recentemente, di fronte al dramma dei migranti che muoiono a migliaia tentando di attraversare il Mediterraneo, lo stesso primo ministro conservatore, Viktor Orban, aveva suggerito di internare i clandestini in campi di lavoro.

Ma che Europa è questa che da un lato vorrebbe respingere tutti i migranti che fuggono da guerre, carestie, situazioni di conflitto, e da dittature criminali, ma dall'altro permette la costruzione di moschee a chi distrugge Chiese nella mia Nigeria, da accoglienza a chi massacra i bambini e rapisce le donne.

Che lezioni posso avere io, africana, da questa Europa che ha reso schiava la mia Africa rubando per secoli le nostre ricchezze e adesso vorrebbe darmi lezioni di integrazione, democrazia e libertà.

Che lezioni posso avere io, africana integrata in Italia, da questa Italia che vorrebbe dimenticare per sempre quella data, il 18 settembre 1938, quando un certo fascista di nome Benito Mussolini annunciò al mondo la promulgazione delle "Leggi Razziali".

Che lezioni posso avere io, africana di Nigeria, ex schiava sessuale, da questa Europa che non sa imparare dal suo passato.



Il Razzismo non è solo odio e intolleranza verso il diverso, il Razzismo è nei pensieri e nelle parole di ognuno di noi, il Razzismo è negli sguardi e negli atteggiamenti verso chi ha un colore della pelle diversa dalla tua
Il Razzismo è soprattutto nell'indifferenza



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