22 febbraio 2018

#BringBackOurGirls Appello al mondo civile

Appello al mondo civile per debellare l'Islam integralista che nella mia Nigeria continua ad uccidere e a rapire ragazze e studentesse.


Lo scorso 19 febbraio l’ennesimo rapimento di massa di studentesse adolescenti nella mia Nigeria da parte di Boko Haram. Si parla di oltre cento ragazze portate via dopo l’assalto ad una scuola nello Stato di Yobe.

Le notizie sono frammentarie perché le autorità nigeriane stesse hanno impedito la divulgazione dell’episodio, ed infatti solo ieri alcuni media internazionali sono riusciti a pubblicare i primi frame di quello che sarebbe accaduto.

Quelle ragazze rapite lunedì scorso è la fotocopia di quello che è accaduto a Chibok nel 2014, quando le ragazze rapite furono 279, e che suscitò lo sdegno della comunità internazionale, ma sono passati quattro anni e le cose non sembrano cambiare.

Anzi la ferocia di Boko Haram in Nigeria è aumentata, solo lo scorso anno sono stati compiuti 150 attentati con quasi mille morti (967 per la precisione), e gli attacchi e i morti sono continuati quest’anno.

Si calcola che le donne, ragazze e bambine rapite e ancora prigioniere di Boko Haram siano oltre duemila. Donne e ragazze costrette a diventare bombe umane negli attentati kamikaze, costrette a sposare i loro stessi rapitori, costrette a convertirsi all’Islam integralista. Atrocità a cui saranno sottoposte certamente anche quelle oltre cento studentesse rapite lunedì scorso.

Denunciamo l’inerzia dell’esercito e delle forze di sicurezza della Nigeria, attraversato da corruzione e spesso da un vero e proprio appoggio alla politica integralista dell’Islam nigeriano. Un esercito capace solo di reprimere nel sangue le proteste pacifiche dei popoli del Biafra che manifestano contro le multinazionali del petrolio e contro l’inquinamento delle loro terre, ma inetto contro le atrocità di Boko Haram che spadroneggia nelle regioni nord-orientali.

Denunciamo il presidente nigeriano Buhari, un mussulmano eletto nel 2015 e che aveva promesso di sconfiggere Boko Haram, ma che in questi anni è rimasto inerme, e ha sempre cercato di nascondere all'opinione pubblica internazionale le atrocità compiute dell’Islam integralista in Nigeria.

Denunciamo l’inutilità attuale dell’azione della MNJT (multinazionale composta da truppe provenienti da Nigeria, Camerun, Ciad e Niger), che dopo le offensive del 2015 e del 2016 e aver liberato alcune città nelle mani dei Boko Haram, ha comunque lasciato campo libero all’islam integralista di distruggere, rapire, compiere attentati nel regioni nord-orientali della Nigeria.

I numeri attuali causati dalle atrocità di Boko Haram in Nigeria:
  • 2,7 milioni di profughi interni, la maggior parte sono donne, ragazze, bambini. Quasi tutti non potranno mai più far rientro nelle loro case semplicemente perché sono distrutte, bruciate o si trovano ancora in territori insicuri e privi di qualsiasi servizio primario.
  • 27.000 morti dal 2009.
  • Migliaia di donne, ragazze, bambine rapite (circa duemila), costrette a diventare schiave sessuali, mogli dei loro stessi rapitori, costrette a convertirsi all'Islam, costrette a diventare kamikaze in nome di quell'Islam che sa solo uccidere.
  • 3 milioni di bambini che non potranno mai più andare a scuola semplicemente perché le loro scuole sono state distrutte, i loro insegnanti uccisi o costretti a fuggire.
  • Un intero territorio, il nord-est della Nigeria, grande come un terzo dell’Italia, diventato un deserto di distruzione, inospitale e insicuro a tutti, perfino all'esercito, e dove la popolazione quando non muore per le bombe dei kamikaze o per gli attacchi di Boko Haram, muore di fame.
Chiediamo alla Comunità Internazionale, preghiamo la Comunità Internazionale di intervenire così come è intervenuta in Siria e Iraq contro l’Isis.


Le atrocità compiute dall’Islam integralista in Nigeria non sono più tollerabili, un mondo che si definisce civile non le dovrebbe MAI tollerare


Leggi anche
Nigeria. I numeri della ferocia di Boko Haram, per nulla sconfitto

Quello che accadde a Chibok nel 2014







Articolo di
Maris Davis

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2 commenti:

  1. Ciao Maris, apprezzo sempre le tue analisi.Volevo pero' ricordarti che la "comunita' internazionale" a cui chiedi aiuto, purtroppo non può aiutarti come ben sai.
    Perché?
    Perché è responsabile dello sfruttamento e della destabilizzazione del tuo paese natale e di molti altri paesi nel mondo intero.
    Non te lo ricordi?
    Il tuo popolo defraudato delle sue risorse, importanti figure intellettuali assassinate o giustiziate, il delta del Niger con i suoi popoli distrutti, e questo solo in nome dell'interesse, si ma di chi?
    Chi ha creato Boko Haram ?
    Chi ha creato l'integralismo?
    Chi ha creato l'isis?
    Il tuo è un appello valido e sacrosanto ma hai sbagliato direzione, credo tu lo sappia, pero' volevo ricordartelo.
    Cos'è la comunità internazionale se non solo una parola di facciata che nasconde il "potere" feroce e disumano.
    Quella comunità a cui chiedi aiuto non ti aiuterà, perché lei stessa ha creato questa situazione e anzi la sosterrà.
    Ciao M.

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    Risposte
    1. Grazie, Mauroland. Capisco quello intendi dire. Questo mio articolo e pensiero non ha come scopo quello di sensibilizzare i potenti del mondo, ma vuole creare informazione verso tutti gli altri affinché non prevalga l'indifferenza.

      Elimina

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