15 dicembre 2013

Jorr, dal Gambia all'Italia. Storia di una bambina coraggiosa

Jorr al suo arrivo a Lampedusa
"È tanto lontana da qui Reggio Emilia?", è la prima cosa che ha detto Jorr appena arrivata a Lampedusa.

La Storia di Jorr, bambina di 8 anni, un piccolo angelo dal Gambia, 4.000 chilometri da sola senza un soldo, ma con un biglietto e un numero di telefono italiano stretto tra le mani, quello di suo papà, un rifugiato politico che si trova a Reggio Emilia in attesa di un permesso di soggiorno. Jorr si è fatta 5 mesi di viaggio solo per vedere il padre.

Una storia da libro Cuore che ci ha davvero commosso. Jorr è arrivata il 27 settembre 2013 in Sicilia a bordo di una nave mercantile con altri 183 immigrati, e ha chiesto subito dove si trova Reggio Emilia. Ora la piccola Jorr si trova a Palermo in una struttura protetta, e presto vedrà suo padre, auguriamo a tutti e due di vivere felici in Italia, magari assieme alla mamma che è ancora in Gambia.

Jorr con suo padre
Jorr rivede suo papà
Giovedì 12 dicembre Jorr ha potuto riabbracciare il papà, proprio nel giorno del suo ottavo compleanno. Per lei un bellissimo regalo di Natale.

La speranza è diventata realtà. Mentre era ancora a scuola con i suoi compagni, l’ha visto spuntare all'improvviso. Una sorpresa che le ha tolto il fiato e l'ha gettata al collo del papà, Abdoulie Gai, per tutta la mattina ha continuato a ripetere "Sei qui, papà sei qui. Guardami, guardami". E poi, con un sorriso gigante stampato sulla faccia, indicava uno dopo l’altro tutti i nuovi compagni di classe, le maestre, i volontari della struttura di Piana degli Albanesi che l’ha accolta insieme alla zia Absa.

Abdoulie Gai ha 27 anni ed è arrivato a Palermo dopo 17 ore di treno e un biglietto acquistato mettendo da parte la paghetta settimanale come migrante in attesa di asilo, vuole ricominciare una vita in Italia con la sua famiglia: Jorr, appena ritrovata, ma anche la moglie Margot incinta, ancora in Gambia con altri due figli.

"In Gambia avevo un impiego come meccanico. So lavorare il ferro e l’acciaio e sono sicuro che a Reggio Emilia riuscirò a trovare lavoro come operaio. Quello che voglio è vivere qui con tutta la mia famiglia".

Jorr e il padre nella struttura di Piana degli Albanesi con gli insegnanti e il personale


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